Lezione Bauhaus 3 aprile 1922
Il padre di ogni telearma o proiettile, e dunque anche della freccia, fu il pensiero: come posso aumentare la portata dei miei mezzi per giungere al di là di questo fiume, di questo lago, di questa montagna?
dorthin? = Là?
A esso e a tutti i suoi figli è comune la linearità del movimento e il rapporto tra la lunghezza del percorso e il corpo del proiettile. Il padre è dunque tutto spirito, pura idea, puro pensiero: può muoversi secondo una retta matematica, indipendente da qualunque ostacolo, anche dall'attrito, in quanto incorporeo, senza nessun problema di lunghezza, finito oppure infinito. Questa capacità dell'uomo di spaziare a piacimento, con lo spirito, nel terreno e nel sovraterreno, in antitesi con la sua impotenza fisica, costituisce la più profonda tragedia umana: la tragedia della spiritualità. La conseguenza di questo coesistere d'impotenza corporea e mobilità psichica è la dicotomia dell'essere umano. L'uomo è per metà prigioniero, per metà alato; ognuna delle due parti, in cui è lacerato il suo essere, accorgendosi dell'altra, prende coscienza della propria tragica incompiutezza.
Hier Binlung = Qui il vincolo
dorthin? = Là?
Dort Lösung = Là liberazione
(Der gedanke als Medium zwische Erde und Kosmos) = (Il pensiero come medium tra la terra e il cosmo)
Quanto più lungo è il viaggio dall'al di qua all'al di là, tanto più sensibile si fa la tragedia, la quale tuttavia è già radicata nel fatto che ci sia un punto di partenza, nella necessità di doversi liberare da un legame, di dover divenire movimento per la ragione di non essere già e non rimanere movimento. Dunque la tragedia è già nel principio. E altrettanto tragico lo svolgimento: come fa la freccia a superare gli ostacoli dell'attrito? Il movimento potrà perdurare (non certo fino al punto da divenire infinito, ma almeno fino a un certo punto), un po' più del possibile, un po' più del solito? E dunque lasciatevi lanciare, frecce! E perché non abbiate a stancarvi troppo presto, lasciatevi foggiare in modo da colpire, da giungere a segno, anche se non sempre, cedendo alla stanchezza, riuscirete a farlo!
in Teoria della forma e della figurazione p. 407
Causa, effetto e figurazione di forze in movimento
L'organismo motorio e la sintesi delle diversità in un tutto movimentatamente pacato, pacatamente movimentato
II movimento infinito
http://www.kleegestaltungslehre.zpk.org/ee/ZPK/BF/2012/01/01/130/