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Ancora due mostre, e molto importanti! Van Gogh esposto da Brakl, e ancora Van Gogh da Zimmermann, nella Maximilianstrasse. Numerosissime le sue opere dal primo, da Zimmermann i pezzi più famosi, fra cui L’Arlesienne. Il suo pathos mi è estraneo, specialmente nella mia fase attuale, nessun dubbio però ch’egli è un genio. Patetico fino alla morbosità, quest’uomo menomato può riuscire pericoloso a chi non sa capirlo. È un cervello che soffre per l’ardore di un astro. Si redime nell’opera prima della sua catastrofe.
In lui si svolge la più grave tragedia; tragedia autentica, primordiale, il modello perfetto della tragedia. Mi si consenta di essere preso da un senso di panico!